Messina cosa vedere? Se non siete mai stati nella città dell’omonimo Stretto, dovete rimediare subito! Perché la “Porta della Sicilia” è la prima città che s’incontra dopo aver attraversato lo Stretto e che accoglie i visitatori con il sorriso dei suoi abitanti, la bontà delle sue specialità gastronomiche e la bellezza della sua arte.
Messina racchiude tantissime meraviglie che noi de L’Ancora conosciamo molto bene. Dal 1968 la nostra caffetteria e gastronomia, dalla sua posizione privilegiata affacciata allo Stretto, accoglie i visitatori della città con le migliori specialità del territorio. Ecco allora i nostri consigli sulle 10 tappe immancabili della nostra città!
L’itinerario che vi proponiamo è fattibile in una giornata, ad eccezione della numero 10, una piccola sorpresa che abbiamo voluto regalare a tutti i viaggiatori che non riescono a stare fermi in uno stesso posto per più di 24 ore!
E non possiamo che iniziare la nostra lista dall’attrazione principale di Messina: Piazza Duomo. Si trova in centro storico e la sua bellezza è data soprattutto dalle meraviglie che contiene e cioè il Duomo di Messina, la Fontana di Orione e l’Orologio Astronomico.
Il Duomo di Messina è intitolato a Santa Maria ed è stato costruito in epoca giustinianea (500 d.C. circa). Osservandone la facciata, prima da lontano e poi nei dettagli di altorilievi dell’imponente porta di accesso, non immaginerete mai che questa cattedrale abbia avuto una storia così travagliata! Gli arabi, infatti, durante la loro dominazione dell’Isola tra il IX e l’XI secolo, la sconsacrarono trasformandola in una moschea. Nei secoli a venire, la cattedrale subì poi diverse modifiche che la allontanarono dall’impronta romanica originaria, fino al 1908, anno in cui il terremoto di Messina danneggiò gravemente la sua struttura. Ricostruita nel corso degli anni Venti, la chiesa visse un altro brutto momento storico, come tutto il nostro paese. Nel 1943, la chiesa andò in fiamme a causa di un un’incursione aerea durante la guerra. Seguì, quindi, una nuova ricostruzione che terminò nel 1947, quando la chiesa riaprì al pubblico, acquistando anche lo status di Basilica grazie al Papa Pio XII.
Nella stessa piazza accanto al Duomo – che vi consigliamo di visitare anche al suo interno – ammirate la cinquecentesca Fontana di Orione da ogni angolatura e naturalmente l’Orologio Astronomico costruito negli anni Trenta e facente parte la cattedrale.
Per continuare l’itinerario delle chiese più belle di Messina, partite da Piazza Duomo e con una piacevole passeggiata di cinque minuti giungete alla Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani. Questa chiesa, costruita in epoca bizantina, sembra sia nata sui resti di un tempio pagano dedicato a Nettuno.
Proseguendo su Via Garibaldi, visitate anche la Chiesa di Santa Maria degli Alemanni, uno dei più belli esempi di arte gotica nel Mediterraneo.
Ritornando verso Piazza Duomo, percorrete Via Garibaldi e svoltate in Via I Settembre, girate, quindi, a destra in Via Cesare Battisti e a sinistra in Via Lepanto. Vi ritroverete davanti al Palazzo Calapj – D’Alcontres. Qual è la sua particolarità, vi starete chiedendo. Ebbene, oltre ad essere sconosciuto il suo autore, questo palazzo settecentesco è anche tra i pochissimi edifici ad essere scampati al terremoto del 1908! Inoltre, è anche l’unico esempio rimasto di palazzo signorile abitato un tempo dalla classe aristocratica della città.
Se vi trovate a Messina, dovete assolutamente andare a vederlo. Il Palazzo del Monte di Pietà si trova a due passi da Piazza Duomo, in Via XXIV Maggio e la sua particolarità è la sua contemporaneità. Nonostante, infatti, risalga al XVII secolo, la sua scalinata ed il suo cortile ospitano spesso eventi culturali tra cui sfilate di moda, mostre e spettacoli.
Una piccola deviazione è d’obbligo per visitare questa meraviglia. Il Sacrario Cristo Re risale agli anni Trenta del Novecento e si trova sul Viale Principe Umberto, a 60 metri sopra il livello del mare.
Se avete percorso lo Stretto di Messina, sicuramente avrete notato tutta la sua imponenza. Questo edificio religioso neobarocco è un luogo molto importante per la città di Messina, poiché al suo interno sono conservati i resti di 1.288 concittadini caduti durante la seconda guerra mondiale.
Oltre a visitare la Chiesa Superiore ed Inferiore al suo interno, vi consigliamo di soffermarvi sull’incredibile vista sul panorama del porto naturale e su parte della città di Messina.
Dopo aver ammirato il Sacrario Cristo Re, ritornate verso Via Garibaldi e visitate, in sequenza, la Galleria Vittorio Emanuele III ed il Teatro Vittorio Emanuele II.
La Galleria Vittorio Emanuele III è, insieme a quella di Umberto I di Napoli, l’unico esempio di edificio al chiuso con annessa galleria commerciale. La sua costruzione risale agli anni Trenta ed il suo stile Liberty ristorerà il vostro sguardo verso le pareti e le vetrate in alto.
Dopo una passeggiata tra i negozi della Galleria, passate ad ammirare il Teatro Vittorio Emanuele II, il teatro più capiente di tutta la Sicilia. In stile neobarocco, la sua realizzazione risale al periodo borbonico, all’incirca all’inizio della seconda metà dell’Ottocento.
Proseguendo su Via Garibaldi in direzione Nord, visitate la Fontana del Nettuno, la seconda fontana realizzata a Messina da Giovanni Angelo Montorsoli (scultore molto vicino a Michelangelo), dopo quella di Orione di Piazza Duomo.
La Fontana del Nettuno rappresenta tutta la maestosità della “Signora dello Stretto”. Al centro della scena vi è la statua del Dio Nettuno che impugna il suo minaccioso tridente dando le spalle al mare. Secondo la teoria dominante, Nettuno starebbe così offrendo il suo mare alla popolazione messinese. Ma c’è anche una tradizione popolare secondo la quale, invece, il Dio del mare darebbe le spalle al popolo calabrese per sbeffeggiarli. Quale sarà quella vera?
Dopo aver ammirato la Fontana del Nettuno, rimanete in Piazza dell’Unità d’Italia e date uno sguardo al mare per contemplare un’altra meraviglia di Messina, la Madonnina di Porto. Posta su una stele votiva alta 35 metri, la Madonnina del Porto dagli anni Trenta benedice ed accoglie chi accede alla città dal porto.
Chi arriva a Messina via mare “dal continente” non può non rimanere affascinato dallo Stretto. “U Strittu”, come viene chiamato localmente, non solo unisce la città con Villa San Giovanni in provincia di Reggio Calabria, ma racchiude anche miti e leggende. Primo fra tutti il fenomeno della Fata Morgana: un effetto ottico che fa risultare sfocata la fascia sopra l’orizzonte che può corrispondere ad isole o barche, ma che a Messina avviene guardando la sua costa. Il nome Fata Morgana fa riferimento alla “fata” della mitologia celtica, la quale inganna i marinai conducendoli alla morte tramite visioni illusorie.
In passato si riteneva anche che nel centro dello Stretto di Messina vivessero dei mostri a causa dei violenti vortici, talvolta provocati da due correnti che spirano da direzioni contrapposte.
Messina è una città meravigliosa da visitare, ma perché precludersi anche altre tappe limitrofe? Ebbene, vicino alla città dello Stretto potreste visitare, con solo un’ora di macchina, Taormina, incantevole d’inverno e ancora di più in estate. E spingendovi ancora un po’ più a Sud, potreste godere dell’imponenza del Vulcano Etna.
Se, invece, preferite rimanere vicino alla città, Milazzo è una deliziosa cittadina da visitare, che d’estate si popola di tutti i turisti in direzione verso le Isole Eolie. Senza dimenticare tutte le spiagge della Provincia di Messina, tra cui quella di Giardini – Naxos.
Secondo voi ci siamo dimenticati qualcosa? Messina è una città bellissima da godere con gli occhi, ma non solo. Perché nella città dello Stretto ci sono anche tantissime prelibatezze che dovete assolutamente assaggiare almeno una volta nella vita. Pidoni, arancini, focacce, stocco alla messinese… Vi aspettiamo a L’Ancora in Via della Liberta 34 proprio di fronte allo Stretto di Messina, per scoprire qual è la vostra specialità preferita!