Cosa fare e cosa vedere (e cosa mangiare!) a Messina in un giorno: mini-guida per curiosi, per crocieristi e anche per bambini.
Avete varcato la “Porta della Sicilia”: benvenuti a Messina, ingresso che introduce all’isola, ai suoi profumi, i suoi colori e i suoi inconfondibili sapori. Se il tempo a disposizione per la vostra visita non è molto, una piccola guida sarà uno strumento prezioso. Messina sa stupire con il suo stile liberty e la sua atmosfera incorniciata dai Monti Peloritani.
L’itinerario dedicato alle architetture più significative della città può cominciare da Piazza Duomo e dalla sua Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta: una basilica che ha attraversato epoche ed eventi storici rimanendo riferimento per la città nonostante le necessarie ricostruzioni e rinascite, che non ne hanno intaccato il fascino. Nei pressi del Duomo si trova la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani: là dove anticamente sorgeva il tempio di Nettuno, oggi si conserva uno dei pochi edifici rimasti intatti dopo il terremoto del 1908, esempio di architettura arabo normanna. Della medesima epoca ma unico edificio gotico in Sicilia è la Chiesa degli Alemanni, risalente al 1200.
Con una delle collezioni più varie e complete della Sicilia, con autori come Antonello da Messina, Caravaggio, Girolamo Alibrandi, Mattia Preti e molti altri, il Museo Regionale di Messina merita una visita per avere visione d’insieme dell’arte figurativa messinese dal XII al XVIII secolo. A chi invece vuole godere di suggestivi panorami sulla città, è dedicata la visita al Santuario di Montalto, che veglia Messina abbracciandola interamente con il suo sguardo che si allarga fino allo stretto e alla Calabria all’orizzonte. Si può vedere lo stretto anche dal Sacrario di Cristo Re. Da entrambi i punti, si avvista la Madonnina del Porto, che custodisce città. Per i più avventurosi o per chi viaggia con i bambini, meritano una visita i due specchi d’acqua nella zona urbana di Messina, raggiungibili in auto e con i bus: a Ganzirri due laghetti di origine salmastra sono collegati con un sistema di canali al Mar Ionio e al Mar Tirreno. Qui, nel periodo estivo e fino a settembre, si pratica ancora la tradizionale pesca del pesce spada sulle feluche.
L’accoglienza sull’isola e nella città di Messina passa per la sua cucina, che dal 1968 si assapora nella sua genuinità da L’Ancora. Direttamente affacciata sullo stretto e presente sull’imbarcazione Elio, L’Ancora dal 1968 è una tappa fondamentale di una visita a Messina, con i suoi arancini, i pidoni, la pizzatte ma anche le cassate, i cannoli e i primi della tradizione siciliana. Oltre, ovviamente, agli arancini nei loro gusti tradizionali e stagionali.
Vi aspettiamo per darvi il benvenuto sulla nostra meravigliosa isola!