Quando pensiamo a una specialità che rappresenti appieno la pasticceria siciliana non c’è alcun dubbio: il primo a venire in mente è proprio lui, Re indiscusso della Trinacria, il Cannolo Siciliano.
Squisito e dolce quanto basta, il Cannolo è apprezzato non solo in Italia, ma in tutto il mondo ed è stato ufficialmente inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
In merito agli ingredienti, la ricetta ufficiale cita una fragrante cialda a forma di tubo ripiena di morbida ricotta di pecora e guarnita con scorza d’arancia anche se, nel tempo, si sono fatte largo ricette con farciture alternative, dalla crema pasticcera alla ricotta di bufala.
La storia del Cannolo Siciliano è piuttosto incerta perché diverse sono le leggende ad esso attribuite. Una cosa è certa: il famoso dolce isolano è un prodotto dalle origini antiche. Andremo a scoprirle insieme nel prossimo paragrafo.
Un’origine incerta
Secondo alcune ipotesi, il Cannolo Siciliano avrebbe origini romane. Parrebbe addirittura che il primo ad averne fatto cenno sia stato proprio Cicerone che fu questore di Lilybeo, l’odierna Marsala, fra il 76 e il 75 a.C.
Cicerone lo descrisse come un “Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus”, ossia un tubo di farina ripieno di dolcissima crema di latte.
Pino Correnti, intellettuale e storico del cibo siciliano, sostenne nel suo “Libro d’oro della cucina e dei vini della Sicilia” che il cannolo sarebbe stato inventato dalle abili mani delle suore di clausura di un convento nei pressi di Caltanissetta, partendo da un’antica ricetta romana poi elaborata dagli arabi.
Un’altra leggenda, narra invece che furono le donne dell’Harem del “Castello delle donne” del signore dell’allora Qalc’at al-Nissa (Caltanissetta) le inventrici della ricetta.
Queste, sempre secondo la tradizione tramandata, avrebbero modificato un dolce arabo già esistente, fatto di ricotta, mandorle e miele, dando così vita al primo Cannolo Siciliano della storia.
Curiosità
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